giovedì 10 luglio 2014

Acquisti in-app non autorizzati, Apple chiama in causa anche Google






Acquisti in-app non autorizzati, Apple chiama in causa anche Google



All’inizio di quest’anno, Apple ha stipulato un accordo con FTC (Federal Trade Commission), promettendo di pagare 32 milioni di dollari di risarcimento ai genitori i cui figli avevano effettuato acquisti in-app non autorizzati. Mentre la società californiana veniva presa di mira dalla FTC, la stessa società guidata da Tim Cook ha cercato di inserire nella questione anche Google, rea dello stesso peccato.

acquistiinapp

Secondo quanto riportato da Politico, Bruce Sewell, primo avvocato di Apple, avrebbe inviato alla FTC una relazione in cui Google viene accusata di aver avuto le stesse problematiche riconosciute ad Apple circa gli acquisti non autorizzati:

“Credo che questo articolo possa essere interessante, soprattutto se non lo avete ancora letto”, ha scritto Bruce Sewell al presidente della FTC Edith Ramirez e al Democratic Commissoner Julie Brill, riferendosi ad un rapporto che sottolineava quanto lo store di Google fosse ‘colpito” dallo stesso numero di acquisti non autorizzati. L’email, precedentemente tenuta riservata, è stata ottenuta da Politico facendo valere il Freedom of Information Act, legge sulla liberà di informazione.

Infatti, mentre la maggior parte dell’attenzione era su Apple, Google ha dovuto affrontare gli stessi problemi dato che i bambini erano in grado di effettuare acquisti fino a 30 minuti dopo che un genitore aveva inserito una password.

La società di Cupertino non è ovviamente rimasta contenta di questo trattamento speciale, soprattutto dopo la querela da parte della FTC. Apple aveva comunque deciso, riconosciuto il danno, di fornire credito da utilizzare in iTunes e di rimborsare economicamente i genitori in questione, ma la FTC chiese ancora di più.

Al tempo, Tim Cook affermò che la decisione della FTC di citare Apple in giudizio su un caso precedentemente archiviato era come una doppia incriminazione. Il CEO Apple accettò comunque i termini in quanto non c’era bisogno di pretendere qualcosa che erano già pronti a fare.

Apple ha iniziato a risarcire i clienti lesi già a Marzo, Google invece non è stata presa di mira dalla FTC.

Via | MacRumors

 

 

















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